Ciao ragazzi/e,
ultimamente ho pensato a vari modi di allestire un terrario per raganelle.
Io inizialmente usavo la carta assorbente per i primi mesi, che sostituivo poi con torba bionda di sfagno.
Questo l'ho fatto anche ora per i miei Pedostibes...
Ma per le raganelle ho sempre cercato qualcosa di più igienico, anche se meno appariscente.
Ultimamente ho allevato le mie sauvagei con pannelli di fibra di cocco posti come substrato, ottenendo ottimi risultati anche perchè il terrario è secco e i pannelli non marciscono.
Per le azurea ho optato per la carta assorbente, anche perchè essendo più piccole e schive riuscivo a monitorare meglio lo stato di salute e di nutrizione di ogni esemplare.
Ora ho da poco le Phyllomedusa boliviana, molto simili come allevamento alle sauvagei. Parlando con chi le ha riprodotte mi è stato detto che le tiene dentro a terrari in cui l'unico "arredamento" è un vaso con pianta, qualche ramo e una piccola raccolta d'acqua.
Come fondo non usa assolutamente niente.
Siccome è una persona veramente in gamba e ha riprodotto più volte molte specie, pensavo di fare anch'io lo stesso.
Voi che ne pensate? Vorrei sapere il vostro parere...
Io mi pongo nell'ottica di eliminare qualsiasi fonte esterna di batteri e malattie, però sacrifico un po' il lato estetico-naturalistico del terrario.
Le rane non sembrano interessarsi alla cosa, quindi direi che entrambe i metodi hanno pregi e difetti.
Ciao
Emanuele
ultimamente ho pensato a vari modi di allestire un terrario per raganelle.
Io inizialmente usavo la carta assorbente per i primi mesi, che sostituivo poi con torba bionda di sfagno.
Questo l'ho fatto anche ora per i miei Pedostibes...
Ma per le raganelle ho sempre cercato qualcosa di più igienico, anche se meno appariscente.
Ultimamente ho allevato le mie sauvagei con pannelli di fibra di cocco posti come substrato, ottenendo ottimi risultati anche perchè il terrario è secco e i pannelli non marciscono.
Per le azurea ho optato per la carta assorbente, anche perchè essendo più piccole e schive riuscivo a monitorare meglio lo stato di salute e di nutrizione di ogni esemplare.
Ora ho da poco le Phyllomedusa boliviana, molto simili come allevamento alle sauvagei. Parlando con chi le ha riprodotte mi è stato detto che le tiene dentro a terrari in cui l'unico "arredamento" è un vaso con pianta, qualche ramo e una piccola raccolta d'acqua.
Come fondo non usa assolutamente niente.
Siccome è una persona veramente in gamba e ha riprodotto più volte molte specie, pensavo di fare anch'io lo stesso.
Voi che ne pensate? Vorrei sapere il vostro parere...
Io mi pongo nell'ottica di eliminare qualsiasi fonte esterna di batteri e malattie, però sacrifico un po' il lato estetico-naturalistico del terrario.
Le rane non sembrano interessarsi alla cosa, quindi direi che entrambe i metodi hanno pregi e difetti.
Ciao
Emanuele
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